Viorel combatterà a Helsinky per un Titolo Europeo WAKO-PRO di K-1 cat. -60 kg 5×3′ contro l’atleta di casa Jesse Palanto

VIOREL NON CE LA FA A CONVINCERE ANCHE I GIUDICI….

Grande prova quella che ha offerto Viorel al pubblico finnico. Era in gran forma, concentratissimo, preparato forse come mai lo era stato nonostante la lunga pausa estiva. Avevamo studiato l’avversario e la strategia da seguire durante l’incontro, soprattutto considerando il fatto che l’avversario era mancino. Tutto, apparte un incidente alla prima ripresa era andato come previsto.    Il match parte subito in maniera piuttosto equilibrata senza troppi acuti, ma con un Vio concentratissimo e deciso a lasciare poco al suo avversario. A condurre il gioco, come immaginavamo, visto che giocava in casa era Palanto e il nostro era pronto a mandarlo o a contrare ogni suo attacco.

Alla prima ripresa l’incidente di percorso che forse condiziona l’esito del match: quando mancavano meno di trenta secondi, viene incrociato su un low-kick e viene contato, si rialza subito e di li a qualche secondo finisce il round. Quando ricomincia il match, Viorel riprende il suo lavoro ancora più deciso: manda a vuoto e neutralizza tutti gli attacchi dell’avversario. In un paio di circostanze colpisce Palanto con ginocchiate saltate al viso, ma che non sembrano scuotere troppo il finlandese. Come ci aspettavamo molti degli attacchi dell’atleta di casa erano costituiti da calci in linea media o alta e che gli costavano carissimo, perché ogni volta Viorel rientrava sotto con dei low-kicks potentissimi, forse i più potenti che abbaia mai visto tirare da Viorel. Alla quarta ripresa infatti il finlandese comincia a muovere male le gambe, a non avere stabilità ma stoicamente fa finta di nulla e va avanti.

La posta in palio è alta… Allo scadere del quinto round Vio, tranne l’incidente della prima ripresa ha fatto tutto quello che doveva, non ha preso colpi degni di nota, ogni calcio medio o alto che portava il suo avversario si fermava sui guantoni o andava a vuoto. Però forse i 3 giudici (c’era un finlandese, un ungherese e un italiano…., sembra l’inizio di una barzelletta…), a bordo ring hanno visto un altro incontro, forse è cambiato il regolamento e anche i colpi che non vanno a segno fanno punto, perché alla fine a vincere il confronto è stato Palanto, che come potete vedere dalle foto ne è uscito piuttosto malconcio…. A riconferma di quanto sostengo, della diversità dell’incontro visto da me e dalla giuria, appena rientrati negli spogliatoi, Lucien Carbin (ex campione di Thai olandese ed ora grande maestro, non uno scemo qualunque) e tutto il resto degli olandesi presenti, dicono a Vio : “You won the fight”… Come si dice a Roma “riconsoliamoci con l’aglietto…”.    Certo Vio, poteva forse fare di più, poteva pressare di più l’avversario anzichè aspettarlo, ma ognuno ha delle caratteristiche, delle peculiarità, dei punti forti, Vio ha sfruttato le sue, e lo ha fatto alla grande. Lo ringrazio per la prova che ha offerto, per l’esempio che ha sempre dato ai ragazzi in palestra e per quello che hatto vedere in tutto questo tempo. Spero solo che questo non sia il suo ultimo incontro…

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